Dicono di lei…

***Per esprimere questa varietà e questa ricchezza di sentimenti mi servirò di un’immagine. La poetessa coglie la realtà in modo profondamente unitario e, contemporaneamente, profondamente diviso in un rapporto simile a quello instaurato tra l’onda e la spiaggia: quando l’acqua copre la sabbia, la terra sembra sparita e divenuta mare, mentre ne costituisce l’elemento portante; quando l’acqua si ritira, non resta l’asciutto, ma ne rimane la traccia nell’umidità che penetra in profondità. Questo paragone permette di capire la straordinaria novità di questa scrittrice che assimila le personali esperienze di vita attraverso un proprio filtro interiore: la sensibilità e la fragilità femminile.

Prof. GIULIANO LADOLFI

 

***Le liriche che compongono il volume “Momenti di donna” di Alessandra Bruscagli sono tutte estremamente significative, veri e propri frammenti d’anima di una poetessa che merita di essere letta e conosciuta per l’originalità e la spontaneità del suo mondo interiore.

FABRIZIO LEGGER

***Ho letto le tue poesie che compongono “La Notte e la Rosa” ed è sorprendente ancora una volta come la tua sensibilità riesca a scavare dentro l’animo umano, e, attraverso quel filo conduttore, cioè la rosa, ad

accendere un roseo bagliore nella profondità della notte, per coloro che vivendo ormai nel buio completo, non sanno più vedere il colore della speranza. Ma la cosa più straordinaria credo sia quella luce meravigliosa, che schiarisce anche le ombre del giorno a chi nel mondo della notte non vive. Penso che questo sia un segno tangibile della universalità dei tuoi versi.

DINO

***La poetica di Alessandra Bruscagli, ne sono assolutamente convinto, non nasce solo per passione, ma viene a manifestarsi, anzi, ad essere qualcosa di prezioso e di grandioso che sta dentro il suo animo, dentro quell’Ego fortemente ricco di naturalezza, genuinità e di bellezza lirica: sostantivi questi che servono a rendere l’autrice grande come la sua parola; parola-immagine, parola-concetto, parola-vita. Se scrivere è pensiero, se pensiero è arte, se arte è pura gnoseologia, tutto questo fa parte dell’interiorità della nostra poeta, che viene a dimostrarsi all’altezza della situazione. Alessandra Bruscagli, la poeta del silenzio, della sua intimità. La sua poesia, l’inno al domani, alla speranza, quindi alla vita.

Prof. FRANCESCO MULE’

***Ho fatto questa premessa perché in tutte le opere di Alessandra, anche in una semplice intervista, il sentimento è l’elemento fondamentale, quello che contraddistingue ed esalta il lavoro preciso e circostanziato dell’autrice. Butterfly House, in particolare, è una pura e sentita emanazione del sentimento, una meta agognata e raggiunta grazie al sentimento.

Quest’opera è l’antitesi di quei romanzi che oggi vanno per la maggiore ove prevalgono il mestiere e la ricerca di un qualcosa di così assurdo e incredibile che non ha riscontro nella narrativa precedente e per questo viene considerato ‘moderno’ ed è commercialmente appetibile per le grandi case editrici.

Leggere Butterfly House è come trovare un negozietto di periferia dove si possono acquistare un pane o dei formaggi del tutto particolari, con sapori diversi da quelli della grande distribuzione, ormai tutti dal gusto standardizzato e, per questo, ugualmente insipidi.

Chi è dotato di un minimo di sensibilità non potrà non assorbire da questo lavoro, quasi per una straordinaria e ancestrale osmosi sensoriale con tutto ciò che costituisce la nostra storia e i nostri ricordi, i nobili sentimenti racchiusi nell’animo di una persona particolare come Alessandra. Una persona che molti di noi hanno imparato ad apprezzare per quello che ha fatto, per quello che ha dato, per quello che rappresenta, ma anche e soprattutto, per quello che è.

  ANDREA CARRARESI – scrittore

***Alessandra Bruscagli, poeta di notevole esperienza, non indugia in commenti da pulpito, né ha la pretesa di esternare meditazioni già abbondantemente elaborate, frutto impagabile delle elucubrazioni dei Padri della Chiesa. Niente di tutto questo ma l’uso della parola per incidere con la potenza sintetica del graffito un messaggio diretto alle genti di oggi.

MAURO BATISTI – poeta

***…straripante di generosità è la vena lirica di questa donna poeta, le sensazioni si accavallano, si addensano le emozioni, le immagini umane si trasfigurano…

MAURO BATISTI – poeta

***Le poesie di Alessandra hanno sempre sapore di un dolore antico. A volte sono leggere come aliti di vento, a volte frustano le carni per tener desta la nostra memoria, quella memoria che ritroviamo scavando nel tempo dei nostri giochi felici. La poesia “Riflessi” ha tra le mani una colomba che vola tra i segreti della vita e va oltre la realtà per divenire metafora dell’arte.”

SALVATORE CIPOLLA – scultore

***Prendo carta e penna per farti i complimenti riguardo “La Via della Luce”. I tuoi versi sono essenziali, brevi, incisivi; le composizioni mirate, specifiche. Ne nascono immagini vive, immediate, comprensibili: “avventurarsi…nel silenzio, “vedo…oscurità”, “il mio corpo diventerà radice”. Ancora i migliori complimenti.

FEDERICO NAPOLI – critico

***In genere sentiamo e viviamo una poesia (parlando per metafore) come una pietra, un segno, un’architettura che provoca con la sua forza un gioco di relazioni formali esterne coinvolgendo il più ampio degli universi quando ci si rivolge agli altri, ai loro mondi sensitivi, magari ai loro silenzi. La poesia di Alessandra è questo ed altro. Una poesia che rinuncia al filone più moderno o modernistico della poesia contemporanea senza traumi. Una poesia estranea ai fumosi sperimentalismi come alle oscure estrazioni concettuali. Alessandra si mantiene ben salda sul terreno della concretezza del quotidiano e del sociale avvalendosi della sua esperienza di giornalista, non rinunciando però a quello che prima di ogni altra cosa è, e cioè una donna con le sue gioie, con le sue paure.

ANDREA PERICOLI – attore

“Il libro “Momenti di donna” ha la limpidezza e la fluidità di un torrente di montagna colto in p0rossimità della sorgente. Ma colgo ingorghi sentimentali esistenziali che ne frenano la discesa a valle e la corsa in pianura. é un libro Vero, auterntico, dove immagini e fantasmi sono proiezioni della fatica del vivere e non arabeschi verbali che celano il nulla”.

GIORGIO POLI POETA, INSEGNANTE

“Ho sempre apprezzato la tua scrittura e non potrei mai dimenticare la forza toccante della tua bellissima via crucis che conservo gelosamente”

CARMELO MEZZASALMA – Poeta, critico

“Ho letto e riletto il tuo bellissimo racconto: possiedi una grazia tutta particolare ed una leggiadria magica nel tracciare atmosfere e sentimenti.”

GIULIANO LADOLFI INSEGNANTE

“Tu hai colto il nucleo poetico di alcuni dei miei quadri. In tempi così bui la poesia e l’arte sono squarci di luce per un possibile altro cammino”.

GIULIANO PINI Pittore

UN CONNUBIO PERFETTO

Alessandra e Marco: due artisti che operano in campi diversi ma che sono dotati della stessa sensibilità. Ed è proprio questa identica sensibilità che li accomuna a far sì che formino un connubio perfetto. Tanto perfetto che è sempre difficile stabilire, nelle mostre che organizzano insieme, se è stato Marco ad ispirarsi alle poesie di Alessandra o è stata Alessandra a ispirarsi ai dipinti di Marco. Alessandra è poetessa della terra, del mare, dei fiori e delle farfalle ma a tenere tutto unito sotto una fitta pioggia di emozioni concorre senza dubbio il ricordo. Con questa silloge ci racconta tutta la sua vita: la gioia, i dolori, le incomprensioni, i rimpianti. Insomma l’elegia del ricordo che appartiene a ciascuno di noi. Ma soprattutto ci insegna una cosa importante: che non dobbiamo mai lasciar morire la speranza. Perché la vita, pur con i suoi alti e bassi, gioie e dolori vale comunque la pena di essere vissuta e nulla può cancellare “l’abbagliante scopo dell’esistere”. Anche la tremula fiammella di una candela smozzicata “annuncia il colore della speranza”. A tenere accesa quella fiammella è senz’altro l’amore. “E’ mistero l’amore/e già la tua voce ha un timbro nuovo/ che sa di primavera”. L’amore che da solo riscatta i dolori e le avverse situazioni che la vita ci scaglia contro, come la primavera ci fa dimenticare, con i suoi fiori e il suo tepore, il gelo dell’inverno. Impreziosiscono le poesie di Alessandra, pennellate speciali di un pittore particolarmente ispirato, frasi di una bellezza e di una profondità mozzafiato come il già citato “l’abbagliante scopo dell’esistere” o “Dovremmo sciogliere i pensieri/liberare i sogni/scacciare le insidie/nel gioco millenario/ dell’esistenza umana che/senza ormeggi continua a navigare/intorno all’isola del tempo/aggrappata all’inutilità/del Diario di Bordo”. Profondità di pensiero che richiama le profondità del mare e i suoi misteri per cui appare del tutto appropriato il titolo TERRAMARE che ha dato alla sua nuova silloge. Marco è un maestro di inestimabile valore, ineguagliabile nel difficile campo dell’acquerello. Dopo aver raggiunto la perfezione con tutti gli stili pittorici con i quali si è confrontato sta andando alla ricerca di nuovi stimoli, di nuove mete, continuando però ad arricchire le sue opere di quel fascino misterioso che appartiene solo al mondo dell’arte. Un mondo in cui a pochi è concesso di operare ma nel quale, per fortuna, ognuno di noi può entrare grazie al lavoro e alla creatività dei pochi eletti che la Natura ha prescelto. Se, come io penso, la poesia è la culla del sentimento e il tempio della parola, nominerei Alessandra custode del tempio e affiderei a Marco la realizzazione degli affreschi.

ANDREA CARRARESI – scrittore